«A mano a mano» cantava Rino Gaetano e Simone Inzaghi la Lazio la sta conducendo a mano a mano. Ereditati i resti di una squadra crollata dopo l’esonero di mister Pioli, senza ambizioni o aspettative, gli ha donato linfa per rifiatare costruendosi la sua oasi tranquilla nel caos.

 E sempre a mano a mano, il tecnico piacentino fa 100!

100 presenze sulla panchina biancococeleste, asticella che verrà superata stasera proprio in quel di Firenze.

100 volte, 100 obiettivi personali, 100 obiettivi di gruppo, qualche “momento di maretta”, qualche delusione, una Supercoppa vinta, la disfatta a Salisburgo: tutto fa brodo e tutto fa un percorso.

L’ultimo obiettivo da centrare per eguagliare il suo predecessore Stefano Pioli, oggi avversario e cioè l’entrata presso i cancelli dorati della Champions League. 

Non c’è tempo per smarrirsi ancora, l’Inter ha momentaneamente scavalcato sia Lazio che Roma, al Franchi bisognerà mettercela tutta e poi di nuovo, e poi di nuovo…sino alla conclusione. 

Le gerarchie in classifica sono tutte da decidere, ma a distanze strette, basta poco per volare, ma anche per cadere.

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